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Traversata Monte Cevedale - Monte Ròsole - Palon de la Mare

Un percorso nella memoria della Prima Guerra dal panorama eccezionale.

Un percorso nella memoria della Prima Guerra dal panorama eccezionale.

Fra le diverse combinazioni di traversate che si possono effettuare nel Bacino dei Forni, quella dal Cevedale al Palon de la Mare è sicuramente una fra le più belle e remunerative. Sono le due cime più elevate del settore centro-meridionale del gruppo ed il panorama circolare è eccezionale ed estesissimo da entrambe le vette.

Per chi è appassionato di storia un bellissimo percorso nella memoria di quegli avvenimenti della prima guerra mondiale che hanno avuto come teatro queste vedrette e le creste che le coronano In particolare sull’intero tratto di cresta a NW del Ghiacciaio del Palon de la Mare, sono ancora presenti diversi manufatti, trincee all’aperto e scavate nella roccia, camminamenti, fortini e resti di baracche.

PRIMO GIORNO: Ritrovo presso il Rifugio dei Forni (q. 2178 m) saliamo al rifugio Branca (q. 2487 m) per una veloce tappa per poi proseguire verso il rifugio Pizzini (q. 2700 m) risalendo la val Cedèc  altra fermata per un te oppure un panino con splendida vista sul Gran Zebru.
Seguendo il sentiero segnalato che risale dapprima in falso piano e poi il ripido pendio sottostante il Passo del Cevedale (q. 3260 m). Dal valico, verso sinistra, in breve si raggiunge il Rifugio Casati (q. 3254 m) dove trascorreremo la notte.

SECONDO GIORNO: svegglia all’alba e dopo una buona colazione su imbrago e ramponi e via si traversa il ghiacciaio verso SE, di solito è presente una buona traccia e prestando attenzione ai crepacci si punta inizialmente la Zufàll-Spitze, la cima NE del Cevedale, per poi volgere gradatamente a destra. Giunti sotto la cresta, a metà strada fra la cima citata e la vetta, si traversa a destra (SW). Da ultimo un ripido ma breve pendio, spesso ghiacciato, conduce sulla cresta. Seguendone l’ampio dorso si raggiunge la vetta del Monte Cevedale (q. 3769 m).

Sul versante opposto si scende la larga e nevosa cresta S, a sinistra del filo, fino a raggiungere il Passo Ròsole (q. 3502 m). Pochi metri di salita conducono sulla cima settentrionale del Monte Ròsole (q. 3536 m) che è anche la vetta. Seguendo prevalentemente l’aereo filo di cresta, con brevi aggiramenti, si arriva alla cima meridionale (q. 3529 m). La successiva discesa lungo la cresta S conduce al Bivacco Colombo (q. 3485 m) e poi al sottostante Col de la Mare (q. 3442 m).

Rimane da affrontare l’ultima salita, dapprima sul largo dorso nevoso al cui culmine è posta la spalla (q. 3601 m), poi lungo il pendio, spesso crepacciato, che conduce sulla cresta nevosa in vetta al Palon de la Mare (q. 3703 m).

Discesa:
L’ultimo tratto di cresta SW conduce facilmente sul plateau glaciale sotto la vetta. Puntando verso NW e prestando attenzione ai numerosi crepacci si giunge in prossimità della cresta rocciosa che corona a NW il Ghiacciaio del Palon de la Mare (quest’ultimo non è nominato sulla cartina, ma è il vasto apparato che ricopre in versante W della montagna). Seguendo il ghiacciaio lungo il margine destro idrografico, oppure direttamente sul filo di cresta volendo visitare le postazioni militari, si scende a lungo verso SW. Un sentierino permette di superare il pendio roccioso sottostante e il successivo avvallamento detritico, fino a raggiungere la grande morena del Ghiacciaio dei Forni. Seguendo il sentiero che corre sul filo della morena stessa si arriva al Rifugio Branca (q. 2487 m), dove una comoda stradina ci riconduce al parcheggio presso il Rifugio dei Forni.

Livello: per tutti – buona forma fisica


Durata: 2 giorni


Periodo: giugno/settembre


Numero partecipanti: max 6 persone


Località: Rifugio dei Forni (Santa Caterina)


Servizi Inclusi: Guida Alpina, Materiali Tecnici, Assicurazione R.C.


Servizi Extra: Eventuale pernottamento in B&B o in altra sistemazione.


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