Palon de la Mare
Salita scialpinistica diventata una grande classica ambita.
Palon de la Mare 3703m
La favorevole esposizione ed un panorama immenso che si può osservare dalla vetta, fanno sì che la salita scialpinistica di questa imponente montagna sia diventata una grande classica ambita, assolutamente da non mancare nella zona dei Forni. Normalmente la neve su questo itinerario si assesta rapidamente, quindi la discesa qualche volta risulta un po’ crostosa ma sempre ben sciabile. Però dopo una nuova nevicata è ancora più bella e molto consigliabile, per una sciata che rimarrà per sempre nel cuore.
Itinerario classico
Dai Forni seguendo la comoda stradina, si scende al sottostante pianoro in prossimità del Lago di Rosole. Da qui in direzione sud-est, stando sopra l’antico ed evidente bordo morenico. Si risale ora un ripido pendio verso sinistra arrivando così alla base di due stretti e marcati canali. Normalmente si sale dal canale di sinistra pervenendo sull’ampio pianoro glaciale. Si continua stando più o meno al centro della conca in direzione nord andando a salire poi il pendio alla destra dell’evidente cresta sud-ovest del Palon de la Mare.
Arrivati su un altro pianoro, stando attenti alla zona crepacciata, si piega decisamente verso destra e si continua salendo gradualmente portandosi in prossimità della cresta finale che la si risale con brevi tornanti perché è ripida e stretta in alcuni brevi tratti. Gli ultimi cento metri sono pianeggianti e portano, verso nord, facilmente alla vetta dalla quale si gode di un eccezionale panorama a 360° sull’intero gruppo Ortles Cevedale e oltre.
DISCESA: per il medesimo itinerario ma sono possibili alternative in base alle condizioni nivologiche.
Dettagli
Difficoltà: MSA – buono sciatore alpinista / OSA – ottimo sciatore alpinista discesa dal Col de la Mare NW
Durata: 1 giorno
Periodo: dai primi di marzo a metà maggio
Quota di partenza: 2493 m Rifugio Branca – 2450 m Lago di Rosole Quota di arrivo: 3703 m Dislivello: 1253 m Esposizione: SW-W
Materiale: base da scialpinismo + ARTVA (Apparecchio di Ricerca Travolti in Valanga), pala e sonda. E’ da ricordare che gli itinerari si svolgono in parte su ghiacciaio o su terreno impegnativo, quindi è consigliabile ed importante avere tutto il materiale alpinistico per la progressione e l’autosoccorso.
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