Alta Valle Camonica Experiences
Nel cuore dell'Adamello
Diversi luoghi dell’alta valle, sempre nel gruppo Adamello, per scoprire alcune salite che offrono l’occasione di esplorare angoli forse poco conosciuti. Sicuramente non si dovrà staccare il ticket all’attacco della via.
Un viaggio nella memoria della Prima Guerra nel gruppo dell’Adamello-Presanella!
Alcune proposte:
Cima Lagoscuro (3166m) – Spigolo Faustinelli
Primi salitori: Giovanni Faustinelli, 1937
210m AD- / II, III con qualche passo di IV (obbl.) + 110m IV+ (Gendarme)
SENTIERO dei FIORI ROCK
Prima guerra mondiale, prima linea, ecco questo è il contesto dove andremo a scalare.
La grande classica della zona del Tonale, aperto dalla carismatica Guida Alpina di Pezzo, Giovanni Faustinelli nel 1937. Con questa salita si raggiunge la vetta della Cima Lagoscuro dalla quale si può godere di fantastici panorami sui ghiacciai dell’Adamello/Presanella, dell’Alta Valle Camonica e il gruppo del Cevedale. La discesa si effettua sul Sentiero dei Fiori, un sentiero attrezzato che serviva da prima linea durante la Grande Guerra. Prima di superare i ponti sospesi spunta una torre elegante, il Gendarme di Casamadre. Il primo ed il secondo tiro sono evidenti e veloci, il terzo è bellissimo ma sicuramente è il tiro più impegnativo, come scritto in relazione. Dalla sosta ci si sposta qualche metro a sinistra e si rimonta la lastra staccata fino alla fine; da qui attraverso una bella placca con appigli minuti ed arrampicata divertente (IV+) si arriva all’ultima sosta sotto la spalla del Gendarme. Da qui in breve tempo si arriva sulla vetta della guglia granitica che spicca sulla linea Lagoscuro-Castellaccio per poi ridiscendere e proseguire sul sentiero dei fiori, raggiungendo passo Castellaccio e scendendo ulteriormente per andare a chiudere il nostro anello di scalata nella storia.
Monte Aviolo (2881m) – “Spigolo delle Capre”
Primi salitori: Savio Giacomelli, G. Passeri e Dino Solini, 1978
440m AD+ / dal III al IV con qualche passo di IV+ (obbl.)
Siamo in una zona selvaggia del Gruppo dell’Adamello. Non troverete tanta gente intorno a questa bella montagna. Il motivo? Forse la poca voglia di fare fatica per scoprire un ambiente bellissimo, dato l’avvicinamento lungo e il lungo rientro che percorre la bella via normale. Le difficoltà modeste si sviluppano quasi interamente su di uno “spigolo” che ci condurrà fin nei pressi della vetta da dove si ha una vista impagabile sul dirimpettaio Baitone e la sottostante conca del lago Aviolo.
CIMA SALIMMO (2800 m), SPALLONE NORD – “Inno alla gioia”
Sviluppo: 310 m; VII-/A0 (VI obbligatorio)
Itinerario con roccia frequentemente disturbata da lichene nero e con percorso piuttosto discontinuo; merita comunque per l’ambiente splendido, il comodo approccio e l’eccellente attrezzatura. Visto il lichene, è assolutamente da sconsigliarsi dopo recenti precipitazioni.
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